Firmato l'Accordo di cittadinanza: al via le attività alla casetta e orto delle Acque Chiare

16.Luglio.2021 ai Chiostri di San Pietro Comune, associazioni e cittadini hanno sottoscritto i patti che chiudono la fase di co-progettazione e danno il via alle attività previste in due luoghi simbolo della città

Sono stati firmati la sera del 15 Luglio 2021 ai Chiostri di San Pietro i primi due Accordi di cittadinanza della nuova stagione dei Laboratori, che riguardano il parco storico di Villa Levi, da poco ottenuto in concessione dall’Università di Bologna, e la Casetta e l’Orto officinale del Parco delle Acque Chiare. Alla presenza del sindaco Luca Vecchi e dell’assessore alla Partecipazione Lanfranco de Franco si sono ritrovate per l’atto formale di sottoscrizione tutte le associazioni e i cittadini che in questi mesi hanno preso parte al percorso di co-programmazione e co-progettazione su questi due luoghi della città e che ora li animeranno con le attività previste dagli Accordi.

“La firma degli accordi è un momento di passaggio importante: si chiude la fase di progettazione condivisa e iniziano le attività con il protagonismo delle associazioni e dei cittadini - dichiarano il sindaco Luca Vecchi e l’assessore alla Partecipazione Lanfranco de Franco - Partiamo da due luoghi stupendi che verranno animati da attività molto eterogenee e complementari, che spaziano tra ambiente, arte, benessere fisico, storia, socialità e tanto altro. I Laboratori di cittadinanza si sono confermati uno straordinario strumento che permette di analizzare le sfide e le opportunità, costruire insieme le risposte e coinvolgere tanti soggetti dei nostri quartieri interessati e pronti a dare il proprio contributo attivo da protagonisti in prima linea, grazie anche al ruolo centrale di stimolo e coordinamento svolto dagli Architetti di quartiere. Si tratta di partecipazione e di un percorso di accrescimento umano e in termini di competenze per tutti i partecipanti. Dopo tanti mesi di blocco, siamo contenti di poter partire con le attività e siamo sicuri che coglieranno il gradimento diffuso dei cittadini a cui saranno rivolte. Abbiamo deciso di partire da due luoghi molto conosciuti e amati dai reggiani, spazi e aree verdi che sono beni comuni della nostra città e torneranno finalmente ad essere animati. Questi sono solo i primi di una serie di progetti, che definiremo nei prossimi mesi, a partire dal parco della Reggia di Rivalta e da palazzo Vecchio nell’area storica del Mauriziano fino a coprire tutta la città andando a dare risposte alle sfide individuate con la cittadinanza nei mesi scorsi. Porteremo il modello degli usi temporanei dei beni comuni in altri luoghi reggiani, affrontando le sfida della prossimità e della sostenibilità, sia all’interno dei singoli quartieri sia per potenziare le connessioni fisiche e sociali tra le diverse parti della città”.

I progetti sul parco delle Acque Chiare - Il basso servizio di via Cugini, riqualificato da poco, e i relativi spazi aperti all’interno del parco delle Acque Chiare, più propriamente conosciuti come Casetta e Orto officinale di Gabrina, saranno al centro di una serie di attività pensate in collaborazione tra il Comune e cittadini e associazioni che fruiscono l’area. L’obiettivo è di rendere gli spazi più vissuti e fruiti, promuovendo attività di tipo sociale, ricreativo ed educativo, tra cui anche una serie di laboratori di autocostruzione assistita, per la realizzazione del pavimento con funzioni di essiccatoio al piano primo e il completamento degli impianti della Casetta e la realizzazione di piccole attrezzature per l’orto officinale e per il giardino.

Le azioni previste intendono incrementare la vocazione di questo luogo, legata ai temi dell’educazione ambientale (con particolare attenzione alla coltivazione e alla trasformazione delle piante officinali, dell’orticoltura e del giardinaggio di comunità), della cultura dell’ambiente e della sostenibilità, del benessere della persona e dell’inclusione della comunità e valorizzare anche il parco delle Acque Chiare, un “parco-campagna” sito al limitare della città con l'aperta campagna e porta d’accesso al Parco del Rodano.

Anche in questo caso, a partire da settembre 2021, partiranno una serie di incontri tematici semi-strutturati per co-progettare tra Amministrazione, cittadini e associazioni le attività e iniziative future da realizzare in loco. Fanno parte dei firmatari dell’Accordo: Associazione Acque Chiare, Associazione Gramigna, Associazione culturale L’Indaco, Associazione Improjunior, Associazione Ilde, Ggev, Radici del Cielo aps, Spi-Cgil. Volontari: Ermes Aguzzoli, Vando Cucchi, Martina Lapomarda, Claudio Massari, Olmes Nironi, Rita Piccinardi, Amos Poli. Gli Accordi di cittadinanza firmati ieri sera sono consultabili sul sito del Comune di Reggio Emilia, all’indirizzo www.comune.re.it/siamoqua

La Casa Colonica

L’edificio si trova sul lato nord di Via A. Cugini poco prima della strada ferrata Reggio – Scandiano. Il Rio Acque Chiare-Bazzarole è un po’ più in là oltre la ferrovia, ultimo baluardo alla campagna che si è urbanizzata e si sta urbanizzando.

Volumi, sagome e cannocchiali

Il complesso rurale si compone di due fabbricati di cui il primo è la casa vera e propria, tipico rustico con porta morta passante con ad est la stalla-fienile e ad ovest l’abitazione su due livelli, e l’altro costituito da un basso servizio coperto a due acque come la casa, ma caratterizzato dall’inserto a tetto di un timpano triangolare; il “basso” ha le aperture tamponate da gelosie in cotto tipiche dei caseifici. Le costruzioni sono in muratura intonacata con il tetto a struttura lignea e la copertura in coppi.

Concetti d’uso e di recupero

Il fabbricato presenta un valore testimoniale che ne giustifica il recupero come tipo edilizio agricolo in via di sparizione. La casa potrebbe trovare ragioni di riutilizzo come luogo di ritrovo con caratterizzazione dedicata alla cultura del territorio ed al godimento dell’ambiente. Aprire e mantenere in attività una struttura di questo tipo significa far leva sulle forze del volontariato motivato su queste tematiche.

L’edificio in particolare per la parte dell’ex abitazione, è il luogo ideale per ospitare la sede di Associazioni storicamente collegate al territorio ed operanti in favore dell’ambiente, quali l’Associazione Acque Chiare-Bazzarole ed il Corpo delle Guardie Ecologiche Volontarie. Gli spazi a disposizione potrebbero inoltre favorire momenti di aggregazione fra i cittadini, nelle forme più svariate e meno convenzionali.